Family Audit (www.familyaudit.org) è uno strumento che mira alla promozione di un cambiamento culturale e organizzativo all’interno delle organizzazioni e consente alle stesse di adottare delle politiche di gestione del personale orientate al benessere dei propri dipendenti e delle loro famiglie. Grazie ad un’indagine ampia all’interno dell’organizzazione, si individuano obiettivi e iniziative che consentono di migliorare le esigenze di conciliazione tra famiglia e lavoro dei dipendenti. La partecipazione dei collaboratori dell’organizzazione diventa un valore fondamentale al momento di stabilire i bisogni in materia di conciliazione e di proporre soluzioni ad essi. Lo strumento Family Audit può essere usato da qualsiasi organizzazione, di qualsiasi natura giuridica, dimensione e prodotto o servizio fornito. L’organizzazione che utilizza il Family Audit innesca un ciclo virtuoso di miglioramento continuo, introducendo al proprio interno soluzioni organizzative innovative e competitive relativamente alla flessibilità del lavoro e alla cultura della conciliazione.

L’iter di applicazione del Family Audit richiede un arco temporale di tre anni e mezzo: 6 mesi di Audit/progettazione/valutazione che porta all’elaborazione del Piano aziendale; 3 anni di implementazione delle azioni contenute nel piano aziendale. Vi è poi la possibilità di ripetere l’esperienza per un altro triennio. L’intero percorso è monitorato da due professionisti accreditati: un consulente che supporta l’organizzazione nel lavoro di analisi e un valutatore che verifica la congruità dell’iter con lo standard Family Audit. Le organizzazioni che acquisiscono il marchio Family Audit sono iscritte in un apposito registro.

Alla luce dei positivi risultati ottenuti a livello provinciale a Trento, la Presidenza del Consiglio dei Ministri, nel 2012, ha individuato nello standard Family Audit uno strumento per la diffusione a livello nazionale della cultura della conciliazione tra vita familiare e vita lavorativa all’interno dei luoghi di lavoro. Tramite il Dipartimento per le politiche della famiglia si è attivata una prima sperimentazione a livello nazionale che si concluderà nel 2016. Nel 2015 è stato avviato un secondo bando con il coinvolgimento di altre 50 organizzazioni sul territorio italiano.

L’Azienda Servizi Bassa Reggiana è stata accolta dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dalla Provincia autonoma di Trento a partecipare alla II° fase di sperimentazione e diffusione dello standard Family Audit. La certificazione Family Audit (www.familyaudit.org) impegna le aziende pubbliche e private all’introduzione di misure family-friendly in linea con i bisogni e le aspettative dei lavoratori attraverso un “Piano delle attività” quale strumento operativo che accompagna l’intero processo di certificazione di durata triennale.

Accanto all’esigenza di rendere esplicita, sul piano della formalizzazione e della comunicazione interna ed esterna, l’attenzione che l’azienda riserva al benessere dei dipendenti, l’adesione al Family Audit si è proposta di intraprendere un percorso di costruzione di un’identità aziendale comune partendo proprio dalla condivisione della filosofia e delle scelte che finora hanno accompagnato la gestione.

Il gruppo di lavoro che si è costituito, composto da 14 dipendenti aventi ruoli professionali differenti e afferenti a diversi contesti di lavoro, si è rivelato uno strumento particolarmente efficace per giungere, attraverso un percorso dialogato, a mediare istanze differenti e giungere a uno strumento in linea con le politiche e la filosofia aziendale. La stabilizzazione del gruppo di lavoro interno proseguirà nell’intento di creare situazioni di condivisione e risoluzione delle problematiche che possono influire negativamente sul benessere dei dipendenti.

Il piano aziendale finale si compone, dunque, di 21 azioni suddivise in 4 Macroambiti: Organizzazione del lavoro, Cultura della conciliazione, Comunicazione, Benefit e servizi e Distretto famiglia.