C’è chi va per catturare paesaggi, c’è chi i paesaggi li costruisce e c’è anche chi, i paesaggi, li distrugge. Ed infine c’è chi i paesaggi li crea con la propria fantasia e li propone sotto forma di immagini.

Stanislao Farri –Dario Franchini, Azzurra Music Publishing, 2013. 

Educativa scolastica

La figura dell’educatore scolastico, nel cercare di rispondere ad un continuo aumento di richieste e conseguente messa in campo di forze, ha acquisito nel tempo maggiore importanza, professionalità e specifiche peculiarità. Se da un lato il suo ruolo di facilitatore dell’agio e di promotore del benessere lo colloca all’interno di un’area extra – curricolare, dall’altro il suo ruolo come attivatore di esperienze positive lo inserisce pienamente all’interno dell’offerta formativa.

Il personale educativo è titolato ed è in possesso di una qualifica specifica per lavorare in ambito socio‐educativo e ha una professionalità maturata in servizi analoghi; partecipa periodicamente a incontri formativi e di aggiornamento e offre disponibilità e flessibilità nell’impegno orario. Ha una capacità acquisita negli anni di lavorare in équipe, sia internamente all’Azienda, sia con le figure di riferimento (strutture scolastiche e specialisti).

La naturale liquidità del ruolo dell’educatore è pienamente riconosciuta dagli insegnanti ed appare superata la concezione di rapporto 1-1 prevalentemente fuori dalla classe.
Il tema dell’inclusività, del lavoro in piccolo gruppo e del sostegno alla classe collocano l’educatore come complementare al ruolo dell’insegnante di sostegno ed a quello di classe.
La progettazione dell’educatore prevede la scelta e l’utilizzo autonomo di materiali e di sussidi di qualsiasi forma e la creazione di attività e di esperienze volte all’aumento delle autonomie e positività.


L’educativa scolastica prevede, contempla ed appoggia le naturali predisposizioni del singolo bambino/ragazzo e del singolo educatore.

La creazione di positività all’interno della scuola passa attraverso la valorizzazione delle specifiche competenze e realtà